Silvio Piola, il senso del gol: una storia preziosa

Venerdì 21 ottobre,  Biblioteca Civica, ore 21:00

Parteciperanno Paola Piola, figlia del grande Silvio, e alcuni calciatori dell’AS Santhià Calcio

Chi era Silvio Piola, uno dei fuoriclasse più rappresentativi dello sport italico nel mondo?
Strano destino il suo: campione continuamente citato grazie ai suoi numerosi record ma del quale, in realtà, si sa assai poco. Quante volte è capitato a tutti noi, scorrendo giornali e riviste, di rivedere quel volto severo, o la leggendaria rovesciata acrobatica? Accanto alle immagini, quasi sempre, la conferma che questo campione piemontese, riservato e caparbio, ha precorso i tempi grazie a prestazioni leggendarie. Il più prolifico realizzatore di sempre, con quasi quattrocento gol ufficiali all’attivo (nessuno, probabilmente, lo uguaglierà mai), media altissima di gol in Nazionale, con la quale, sempre a suon di marcature, conquistò un Campionato del Mondo; e ancora, il maggior numero di gol in una sola partita in serie A (ben sei!), una chiamata in azzurro a quasi quarant’anni, altro record che solo Zoff, in Spagna ‘82, superò, a dimostrare una longevità irripetibile in un ruolo, il centravanti, in cui il fisico viene sottoposto ad altissimi stress. Poi, record di partite in serie A, ed altro, tanto ancora.
Ma questa non è che la punta dell’iceberg, la parte visibile ed eclatante di una carriera costruita su ritmi vertiginosi per qualsiasi atleta meno dotato. Non a caso, le testimonianze, dai compagni di squadra, agli avversari, ai tecnici, concordano sul fatto che Silvio Piola avrebbe raggiunto altissimi traguardi anche al giorno d’oggi, nonostante questi confronti vengano sempre intesi come un gioco o poco più. Eppure, chiunque l’abbia visto giocare, su questo punto non ammette dubbi: la modernità del gioco del fuoriclasse vercellese, la sua strapotenza fisica, il suo fiuto quasi soprannaturale per il gol sembrano il risultato di una misurata alchimia calcistica, valida per tutte le epoche.
Una perfetta macchina da gol.

Una carriera, si diceva prima, poco conosciuta, quella di Piola, sulla quale si sono spesi fiumi di parole ma che continua a restare piena di zone d’ombra, nonostante fosse, probabilmente, il calciatore più famoso del pianeta negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale. Questo anche a causa della naturale riservatezza del campione ed alla sua vita d’atleta votata ad una ferrea disciplina, quindi scevra dai sensazionalismi così cari ai biografi.
Per lui parlavano le sue reti in campionato, le sue imprese in Nazionale, della quale resta l’emblema anche ora.

Silvio Piola resta, non dimentichiamolo, il massimo rappresentante di un calcio eroico e irripetibile: parlare di lui significa riscoprire storie e protagonisti affascinanti di un’epoca sportiva alla quale, comunque, va fatto riferimento, anche, anzi, soprattutto, in tempi burrascosi come questi. Il suo attaccamento alla maglia, così come la sua innata capità di rendere tutto semplice e naturale, sono ancora oggi una lezione di cui sarebbe un peccato privarsi.

Tutto questo verrà spiegato e raccontato dal giornalista Lorenzo Proverbio, autore dell’unica biografia autorizzata sul campione: ‘Silvio Piola, il senso del gol’. Parole, filmati, immagini irripetibili. Con lui Paola Piola, figlia del grande Silvio, curatrice dell’Archivio Piola e psicologa dello sport.

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