In viaggio tra India e America Centrale

Martedì 5 dicembre alle ore 21,00 presso la Biblioteca Civica di Santhià, è in programma un nuovo incontro  organizzata dalle associazioni Compagnia dell’Armanac, La Voce, Vobis, in collaborazione con il Comune di Santhià: protagonisti della serata saranno i fotografi Silvano Alboresi e Dario Foglia, entrambi appartenenti al Gruppo Fotografico Controluce di Vercelli.

I due reportage presentano un’impostazione differente, infatti uno racconta l’esperienza di un viaggio nella lontana terra del Rajasthan (India), mentre l’altro testimonia le emozioni del fotografo nel partecipare ad una mostra sul popolo dei Maya.

Dario Foglia è l’autore degli scatti compiuti in Rajasthan. “Si tratta di immagini a colori e in bianco nero di un viaggio tra la gente, utilizzando anche comuni mezzi di trasporto come il treno, per meglio immergersi nella realtà locale e vedere come si vive nelle città, nel deserto e nei villaggi rurali. Un percorso alla scoperta di fiere, mercati, momenti di religiosità e ricco di incontri con la gente che col tempo sono diventati ricordi indimenticabili” questo è il commento dell’autore, che anticipa una sorpresa alla fine della proiezione.

Il racconto della mostra sui Maya è invece opera di Silvano Alboresi, che introduce con queste parole la sua proiezione: “I Maya sono una delle civiltà più ricche di storia e misteri, i quali non sono mai stati svelati nonostante gli sforzi dei grandi storici e dei maggiori esperti. Tra Ottobre 2016 e Marzo 2017 Verona è stata al centro dell’attenzione per la mostra: I Maya: il linguaggio della bellezza. Una esposizione grande ed esaustiva, con circa 300 tra reperti e opere, che affronta il tema della cultura di questo antico popolo, la sua scrittura (decifrata al 90%), la sua arte, la sua architettura.”

Quest’incontro ci racconta così la forza e la versatilità della fotografia, capace di narrare diverse esperienze, che siano un viaggio, una mostra, o quant’altro possiamo immaginare.

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La Compagnia dell'Armanàc si propone come piccolo laboratorio aperto di idee per la valorizzazione della cultura locale, del territorio santhiatese, vercellese, piemontese in genere. Non senza attenzione per gli spunti provenienti da "altre" culture, da "altre" conoscenze, convinti che l'incontro e lo scambio arricchiscono e contribuiscono alla pacificazione. E' così che organizziamo serate con proiezioni di documentari, mostre fotografiche, presentazioni di autori e di opere, eventi musicali, camminate in mezzo al paesaggio con visite a siti e luoghi di interesse antropologico. Realizziamo cortometraggi e in alcuni casi pubblichiamo libri. Crediamo nell'"estetica dell'etica" e per questo ci siamo iscritti a Libera, l'associazione di don Ciotti che si batte contro le mafie.